I 21 suggerimenti di Emilio Sànchez per vincere contro le avversità. Dentro e fuori dal campo da tennis

REGOLA #2

Abilità ben organizzate per costruire la tua fiducia (tattica)

Occorre fiducia per trovarsi nella condizione ideale per competere. La fiducia ci permette di confrontarci negli scenari difficili in un modo organizzato e con le giuste competenze da spendere. Ci sono diversi giocatori che mostrano grande fiducia, alcuni dei quali possiedono colpi spettacolari e sanno come utilizzarli, ma oggi voglio parlare di un giocatore molto speciale. Non è particolarmente alto né forte fisicamente, ma ha mantenuto il suo posto nella top 10 per oltre dieci anni. È conosciuto nel circuito per la sua fiducia e temuto per quanto sia difficile giocare contro di lui.

È un campione che ammiro molto, il suo nome è David Ferrer. Ci siamo conosciuti quando ero agli inizi come capitano della squadra spagnola di Coppa Davis nel 2005. David è stato uno dei primi giocatori che sono andato a visitare durante la preseason, al club di Valencia dove si stava allenando con il suo team. L’ho visto andare sul campo e iniziare il riscaldamento, e fui subito colpito per l’intensità del suo gioco mentre sfrecciava da una parte all’altra. E poiché il suo schema di gioco comprende un’alta percentuale di colpi incrociati, deve muoversi più del solito per correre dietro la palla.

Questo metodo di gioco è difficile da praticare, ma David continuava ad andare avanti ancora e ancora, incrociando, incrociando, sempre più angolato, cercando di aprire il campo e costringere l’avversario a correre più di lui. Dopo più di 45 minuti di questo esercizio ha iniziato con due colpi incrociati e uno verso la linea di fondo, poi uno e uno, lavorando sempre di più sulla precisione e guadagnando in fiducia. È così che ho capito che queste sessioni di duri allenamenti gli ha permesso di applicare la sua rafforzata fiducia a tutti i grandi match.

Ma la mia sorpresa non era finita qui: dopo quasi tre ore, ha cambiato le scarpe ed è andato sul campo da calcio correndo su e giù, alternando scatti e corsa, ripetendolo più e più volte. Doveva essere all’80% circa delle sue possibilità, ma era come se fosse al 120%, forse ancora più motivato dalla mia presenza. Io quando giocavo ero abbastanza simile a David come giocatore, ma devo ammettere che, anche se ero un gran lavoratore, non mi allenavo con quella intensità.

Abilità ben organizzate per costruire la tua fiducia (tattica)

Iniziamo a vedere i risultati con maggiore fiducia, dove questa deriva da:

La Tecnica. Allenare ripetutamente le tue abilità in situazioni difficili ti aiuterà a sconfiggere gli avversari che hanno un gioco migliore del tuo.

La Tattica. Organizzare le tue qualità meticolosamente e in modo quasi ossessivo, creare abitudini che ti aiuteranno a risolvere i problemi in qualsiasi situazione, conoscendole approfonditamente e quasi a memoria farà aumentare la fiducia nelle tue potenzialità. Più grande è il problema e più sarà necessario essere organizzati e sicuri. Raggiungere la condizione ideale per la gara ed essere in grado di affrontare qualsiasi difficoltà significa possedere sempre la risposta tattica. Questo diminuisce le risorse del tuo avversario e ti caricherà nell’impresa.

La preparazione fisica. Al fine di possedere tecnica e tattica è necessario avere gambe eccezionali e l’equilibrio nei movimenti. Ciò consente di contrattaccare l’avversario senza pensare o stancarsi. Tutte quelle sessioni di allenamento, alternando esercizi aerobici e anaerobici, sprint e cyclette hanno dato a David enorme fiducia nelle sue gambe. Lui sa che saranno lì per lui nelle situazioni difficili, e gli permetteranno di applicare le sue capacità tattiche.

La preparazione mentale. Tutto questo lavoro, la ripetizione e la perseveranza nell’allenamento, la ricerca degli automatismi con la consapevolezza che alla fine tutto ciò pagherà quando ci troveremo sotto pressione, aumenta la fiducia nelle nostre capacità traducendosi in una maggiore fiducia. Sapendo che l’abitudine e il metodo su cui stiamo lavorando è il nostro strumento più potente ci aiuterà a mettere in pratica il colpo, a non dubitare di noi stessi e a non vacillare. Credere in noi stessi ci dà una forza formidabile.

Lavorando sulle abilità che ci danno fiducia, su ognuno dei nostri quattro pilastri, miglioreremo i nostri colpi, l’organizzazione, il movimento e la concentrazione. Questo ci permette di ricordare ciò che facciamo bene durante i momenti chiave della partita, come farlo, come applicare i mivimenti senza esitazione e farlo con tutta la nostra passione.

David Ferrer sa perfettamente, così come lo sanno altri giocatori simili come Nadal, Djokovic o Murray, che soffriranno quando si troveranno ad affrontare avversari freschi ad inizio gara. Tuttavia sanno anche che con il procedere del match il loro avversario offrirà loro molte opportunità che permetteranno loro di scatenare il guerriero che è in loro, che fino a quel momento stava un po’ sul chi vive. Il guerriero non è mai vulnerabile, non ha memoria del passato e pensa solo alla sua preda. Il guerriero sa come usare gli strumenti a sua disposizione e organizzarli in maniera corretta. Sa inoltre che il suo stato fisico è perfetto e la sua prontezza e reattività gli danno la fiducia necessaria per andare avanti. La preda inizia così a vacillare e da allora in poi, la fiducia del guerriero lo rafforza proteggendolo da ulteriori assalti. Tutto ciò che rimane è la battaglia e la consapevolezza che sta andando a combattere utilizzando gli strumenti che stanno alla base della propria fiducia.

Grazie a David e alle sue tante battaglie abbiamo raggiunto la finale di Coppa Davis a Mar del Plata. Affrontò il temibilissimo Nalbandian alla prima partita ma non riuscì a vincere. Le sue armi non lo aiutarono, non fu in grado di tirare fuori il guerriero dentro di sé. David venne devastato e così io che non fui in grado di aiutarlo a raggiungere questo importante momento di gloria.

Tuttavia il duro lavoro paga sempre e la sua perseveranza gli consentì di raggiungere un’altra finale un anno più tardi. Questa volta giocò contro Del Potro in terra spagnola, combattendo uno delle sue più grandi battaglie che alla fine lo videro trionfare.

Fui così felice e orgoglioso di lui perché si meritava quel momento di gloria anche per tutto quello che aveva dato alla squadra l’anno precedente. Gli sarò sempre grato a lui per come aiutò tutti noi a vincere la Coppa Davis.

 

Emilio Sánchez Vicario
CEO and Founder at Sánchez-Casal Academy

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