I 21 suggerimenti di Emilio Sànchez per vincere contro le avversità. Dentro e fuori dal campo da tennis

REGOLA #4

# 4 Concentrarsi sugli strumenti per ottenere l’obiettivo, mai sul risultato (mentale)

Il tennis è uno sport individuale dove l’obiettivo più importante è vincere. Si vincono punti, tornei, classifiche, gironi, games … È uno sport in cui, già dalla tenera età, i giocatori sono concentrati sulla vittoria, sul ranking, sull’entrare o meno in un torneo, sull’ottenere un miglior posizionamento. In breve, a tutte le età, l’attenzione è focalizzata sul risultato.

Certamente è molto importante vincere, emergere, essere uno dei migliori. È importante per l’autostima, la fiducia in se stessi e per stimolare la motivazione per continuare a lavorare ed imparare ogni giorno. Ma ci sono rischi enormi se ci concentriamo solo sul risultato e se il nostro ambiente ci chiede solo il risultato. “Hai giocato contro questa persona un mese fa e oggi devi vincere ancora”, o “Non si può perdere questa partita, è di due anni più giovane di te!”, Oppure “Non sei riuscita a entrare nel Master perché un altro giocatore ha due punti più di te”.
In tutte le fasi della formazione, quando il giocatore consolida il proprio quadro tecnico, tattico, fisico e mentale, l’obiettivo principale non dovrebbe mai essere il risultato. “A cosa vuoi che pensi, se non vincere?”, qualcuno mi ha chiesto una volta.

 

C’è un altro tipo di motivazione che contribuisce a rafforzare la fiducia, l’autostima e la motivazione, e per di più, offre grande stabilità emotiva. È la motivazione orientata attorno al lavoro, ad un compito. Qualcosa che dipende da te al 100% e che si può ottenere solo facendo uno sforzo quotidiano. Questo approccio ti aiuterà a raggiungere il massimo in ogni situazione e se il tuo livello è abbastanza alto quel giorno, anche a vincere la partita che stai giocando!
Promuovere la motivazione attorno a compiti facilmente raggiungibili aiuta anche a gestire e controllare lo stress causato dal gioco, dal torneo o da altre circostanze. Dopo anni di sport competitivo, ragazzi e ragazze gestiscono grandi quantità di stress, sono circondati da mille aspettative verso le loro famiglie. Questo implica che ci sono molti ragazzi e ragazze che non si divertono molto in quello che fanno.

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L’icona del tennis Bjorn Borg ha un figlio tennista molto promettente per la sua età in Svezia, che spesso accompagna ai tornei. Borg ha recentemente commentato in un’intervista: “Quando giocavo io a tennis c’era qualche genitore molto coinvolto, ma oggi è folle, è scioccante”. E ancora: “Girano un sacco di soldi nel tennis, così è possibile vedere i bambini che non vogliono giocare. È come se i genitori li spingessero a fare qualcosa che non vogliono fare “.
L’ambiente, il sistema o le circostanze – come essere il figlio di un grande campione – può creare tensione aggiuntiva. Questa tensione spesso ci impedisce di divertirci e può destabilizzarci e farci giocare al di sotto delle possibilità.

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Creare compiti da svolgere e obiettivi per cui combattere ti aiuterà a gestire tutte queste situazioni.
E come ho commentato in precedenza, concentrare l’energia su questi obiettivi non solo aiuterà a indirizzare la concentrazione sulle cose che dipendono esclusivamente da te, ma ti aiuterà a focalizzare l’attenzione su qualcosa di gestibile e realizzabile.

Concentrare le tue motivazioni verso un obiettivo che conduca ad un risultato, non perseguire il risultato in sé, è un’abitudine che ti permetterà di superare ogni avversità che potrai incontrare sulla tua strada.

Emilio Sánchez Vicario
CEO and Founder at Sánchez-Casal Academy

 

» Leggi l’articolo originale dal sito della Academia Sànchez-Casal

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